Menabò n. 151/2021

Questo numero del Menabò si apre con il contributo di Elena Granaglia, che legge il PNRR alla luce del ruolo che assegna al Welfare e sostiene che la “visione” sottostante presenta due rilevanti limiti.

Massimo Aprea e Michele Raitano, riferendosi ai dati sull’aumento della povertà assoluta resi noti di recente dall’ISTAT, spiegano perché alcune caratteristiche della pandemia consigliano cautela nella loro interpretazione.

Sebastiano Nerozzi e Giorgio Ricchiuti esaminano i segnali di ripresa dell’inflazione negli Stati Uniti e si chiedono se si tratti di un fenomeno transitorio o destinato a durare e quali siano le implicazioni per le politiche.

Federico Butera spiega perché in Italia, nel pubblico e nel privato, la “questione organizzativa” sia cruciale per poter avviare una nuova fase, nella politica e nell’economia.

Marcello Basili e Maurizio Franzini di fronte alla tragedia del Mottarone riflettono su un elemento che essa sembra avere in comune con la pandemia: la difficoltà di agire razionalmente se gli eventi sono potenzialmente catastrofici ma altamente improbabili.

Paolo Paesani, prendendo spunto da un recente convegno dell’AUSE (Associazione Universitari di Studi Europei), riflette sulle azioni prioritarie a sostegno della ripresa e dello sviluppo economico, che l’Unione Europea dovrebbe porre in essere.

Maria Teresa Ambrosio richiama l’attenzione sul peggioramento delle condizioni di lavoro per molti migranti nel corso della pandemia e sulla necessità di contrastare il c.d. “caporalato dei servizi”.

Gabriele Palomba analizza il Board Index 2020 e dà conto delle tendenze dei compensi dei dirigenti delle aziende italiane quotate nell’indice FTSE MIB nel corso del 2019.

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