Menabò n. 141/2020

Il 22 dicembre un grande economista, Domenico Mario Nuti, se n’è andato. In questo numero del Menabò tre membri della Redazione, Maurizio Franzini, Rama Dasi Mariani e Paolo Paesani, lo ricordano con commozione.

Nell’articolo di apertura, Giovanni Gallo e Michele Raitano illustrano i risultati di una loro simulazione degli effetti sulla povertà e la disuguaglianza della crisi pandemica e delle misure per contrastarla.

Michele Faioli e Matteo Luccisano si occupano del contratto collettivo che disciplina il lavoro agile sostenendo che esso svolge diverse funzioni, non soltanto quella normativa.

Piera Loi esamina le politiche passive del lavoro nei paesi europei e le modifiche ad esse apportate in questa fase di pandemia, traendone alcune lezioni in chiave comparata.

Rama Dasi Mariani, mentre viene a scadenza il progetto EU-FRANK, riflette sul ricollocamento nell’UE dei migranti che necessitano di protezione internazionale e sottolinea l’importanza di indirizzare i flussi verso le piccole realtà rurali.

Majlinda Joxhe e Fabrizio Patriarca intervenendo nel dibattito sull’utilità degli anziani analizzano il ruolo dei lavoratori anziani e sostengono che nel processo produttivo vi è una forte complementarità tra diverse generazioni.

Elena Granaglia, basandosi sul recente libro di C. Saraceno, D. Benassi e E. Morlicchio, Poverty in Italy. Features and Drivers in a European Perspective, spiega l’importanza di un approccio strutturale al contrasto della povertà.

Claudio Treves sostiene che i Diari di Bruno Trentin relativi agli anni 1995-2006 (recentemente pubblicati) offrono una straordinaria occasione per riflettere sul difficile rapporto tra libertà ed eguaglianza nel pensiero del movimento operaio.

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