Le dimissioni dell’on. Mastella

Etica e politica

Il caso Clemente Mastella ha riproposto in termini drammatici il problema del rapporto etica e politica, della garanzia del diritto e delle Istituzioni, nonché quello del ruolo della stampa.

Non azzarderemo giudizi perché i tempi redazionali non consentono di esaminare con ponderazione e serenità, a poche ore dalle definitive dimissioni del sen. Mastella e dell’assunzione ad interim del dicastero della Giustizia da parte del Presidente Prodi, tutti gli aspetti di un caso sul quale indubbiamente “Etica ed Economia” tornerà. Ma sembra giusto notare subito alcune anomalie.

La prima tra esse è ancora una volta lo stravisamento dell’ avviso di garanzia e la violazione del segreto istruttorio: la stampa ha saputo prima degli interessati il dettaglio delle imputazioni. Ancora, sempre la stampa ha puntato alla scontro tra istituzioni. Se l’on. Mastella che ha dato prontamente e definitivamente le dimissioni da ministro ha detto qualche parola di troppo, – e così è stato – un diffuso quotidiano ha titolato senz’altro il suo editoriale “Istituzioni avvelenate” alimentando oggettivamente l’antipolitica e lo scontro tra la magistratura e le altre istituzioni dello Stato.

La seconda è la trasformazione della solidarietà umana espressa da tutti i gruppi parlamentari in complicità politica. Noi stessi abbiamo più volte denunciato, a fronte di leggi elettorali e dell’amore di alcuni noti esponenti politici, per le liste bloccate e confezionate dai “capi” il rischio del costituirsi di una “classe dei dirigenti politici” così come ormai esiste una classe dei managers o dei banchieri. Ma da qui a farne una casta di corrotti ci corre molto.

La terza è una sorta di processo che si è aperto contro i cittadini italiani del mezzogiorno d’Italia. Che storicamente mafia e camorra operino nel Sud è un fatto. Ma che nel Sud ci sia un numero crescente di cittadini, imprenditori o lavoratori o magistrati, che lotta contro mafia, camorra e drangheta è anch’esso un altro fatto.

Detto questo, sarà bene che ciò che è considerato reato per l’on. Mastella lo sia per tutti coloro che fanno carriera sulla base di raccomandazioni, di familismo, di omertà di gruppo e che i politici siano molto più severi con se stessi sul piano dell’etica.

T. Ag.

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