Rama Dasi Mariani è un’assegnista di ricerca presso l’Università di Roma “Tor Vergata” e fellow della Global Labor Organization. Nel 2018 ha conseguito il dottorato in Economia Politica presso la Sapienza Università di Roma con una tesi sull’analisi degli effetti dei flussi migratori nei paesi di destinazione, tema che continua ad essere il suo principale interesse di ricerca. Come impegno divulgativo, collabora con il Menabò di Etica e Economia, dove scrive su temi di economia internazionale e mercato del lavoro.
Il 22 dicembre è trascorso un anno dalla morte di un grande economista, Domenico Mario Nuti della cui preziosa collaborazione il Menabò si è avvalso. Per contribuire a conservarne la memoria pubblichiamo nuovamente i brevi ricordi di Mario che tre membri della Redazione – Maurizio Franzini, Rama Dasi Mariani e Paolo Paesani – scrissero all’indomani della sua scomparsa.
Rama Dasi Mariani illustra un recente rapporto dell’ONU sulla mobilità internazionale delle persone durante il 2020. Dopo una breve ricostruzione delle misure adottate dai vari governi che hanno condizionato gli spostamenti internazionali, Mariani si sofferma sull’effetto che tali misure hanno avuto su alcuni gruppi di persone in particolare. Il quadro che ne emerge è piuttosto allarmante e, secondo Mariani, dovrebbe indurre a ripensare il futuro della mobilità delle persone in maniera più inclusiva.
Rama Dasi Mariani presenta i risultati dell’ultima edizione del Migration Observatory Report, un rapporto annuale sull’integrazione degli immigrati in Europa. Dopo aver brevemente descritto il concetto di integrazione socioeconomica, Mariani si sofferma su alcuni dati tratti dal rapporto che fotografano la condizione relativa degli immigrati al 2019. Nelle conclusioni, utilizzando le informazioni disponibili, prova a tracciare alcune ipotesi sugli effetti della pandemia in atto, derivandone previsioni allarmanti.
Il 22 dicembre scorso un grande economista, Domenico Mario Nuti, tristemente, se n’è andato. La redazione del Menabò, con cui Nuti ha collaborato, gli rende un commosso omaggio attraverso i ricordi di tre suoi membri – Maurizio Franzini, Rama Dasi Mariani e Paolo Paesani – che hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo in varie epoche e in vari ruoli.
Rama Dasi Mariani riflette sul tema del ricollocamento dei migranti che necessitano di protezione internazionale nel momento in cui viene a scadenza EU-FRANK, il progetto che aveva lo scopo di migliorare le azioni di ricollocamento degli Stati membri dell’Unione Europea. Rileggendo due recenti rapporti relativi al progetto, Mariani sintetizza le esperienze passate e traccia le opportunità future. Il suggerimento conclusivo è di accrescere, per diverse ragioni, gli sforzi per orientare i flussi non verso le aree urbane ma verso le piccole realtà rurali.
Rama Dasi Mariani esamina la recente proposta di un nuovo accordo europeo sulle migrazioni che modifica il Regolamento di Dublino. Dopo aver richiamato i principi più importati di questo Regolamento, Mariani illustra le novità che si intende introdurre e la loro capacità di dare soluzione alle criticità a cui il vecchio accordo aveva portato. La sua conclusione è che la strada da percorrere per l’integrazione e la coesione è ancora lunga e questa proposta è soltanto un nuovo punto di partenza.
Rama Dasi Mariani riflette, alla luce di recenti vicende legate al lockdown, sul ruolo che i lavoratori migranti hanno nel mercato europeo e nei settori produttivi considerati essenziali. Mariani sottolinea come nelle condizioni attuali molti settori produttivi, in Europa, incontrerebbero – in assenza di profonde riforme – seri problemi senza i flussi migratori e conclude con la preoccupazione che al fenomeno possa non essere dedicata l’attenzione che la sua rilevanza richiede.
Rama Dasi Mariani, prendendo spunto dalla bozza del governo inglese sulle misure post-Brexit, si occupa di politiche migratorie, con lo sguardo rivolto non solo al presente ma anche al futuro e al passato. Mariani riflette sugli effetti economici dello spostamento delle persone tra i paesi, analizzando le complessità dei mercati e dei loro meccanismi di aggiustamento. Dopo aver esaminato tre diverse esperienze di politiche di controllo dei flussi, Mariani giunge alla conclusione che la storia non si ripete quasi mai.
Giuseppe De Arcangelis, Rama Dasi Mariani e Elena Rossi Espagnet ripercorrono le vicende della guerra del Donbass iniziata nel 2014 tra Ucraina e Russia e, ricollegandosi al dibattito sugli effetti economici delle sanzioni commerciali, esaminano l’impatto delle sanzioni che l’Unione Europea impose alla Russia. In particolare, essi presentano i risultati di un loro studio, focalizzato su Francia, Germania e Italia, dal quale risulta che dopo le sanzioni si è verificato un calo delle esportazioni verso la Russia, ma solo come conseguenza della concomitante crisi economica russa.
Eugenio Levi, Rama Dasi Mariani e Melissa Mongiardo, basandosi su un loro recente libro, esaminano il problema dell’ostilità verso l’immigrazione e puntano l’attenzione sul modo in cui i politici hanno raccontato il fenomeno migratorio, influenzandone la percezione. I risultati che presentano, suggeriscono che nella scena pubblica attuale ha assunto particolare rilevanza una narrativa basata sulla contrapposizione “noi vs loro”, alimentata dalla mancata integrazione degli immigrati, dalla generale sfiducia verso i politici e dal senso di insicurezza delle persone.