Teheran e il nucleare

Caro direttore,

sono contraria alle centrali nucleari sia per il rischio che dalle centrali si passi alle bombe, sia perché una cosa è l’uranio sorvegliato dagli scienziati e altra cosa è l’uranio usato e sorvegliato dai funzionari di un’azienda elettrica, pubblica o privata che sia (ma, spero, almeno pubblica).

Detto questo vorrei capire – e per questo le scrivo – perché una centrale nucleare in mano ai russi, ai cinesi, ai francesi, agli americani, agli israeliani, ai coreani è cosa buona e una centrale costruita in Iran è cosa orribile, da punire con sanzioni. Sono stata in Iran anni fa per ragioni di studio e ho visto con i miei occhi la devastazione provocata dall’Iraq con la sua aggressione e con una guerra che, grazie agli appoggi dati a Saddam Hussein da tutte le principali potenze occidentali, è durata otto anni. C’è qualcuno che pensa di ricominciare dopo i fallimenti e i morti dell’Iraq e dell’Afghanistan? Vogliamo veramente scatenare una guerra distruttiva tra cristiani e musulmani? Non lo credo, ma stiamo facendo tutti il possibile perché qualcuno accenda la miccia. Può lei aiutarmi a capire perchè ogni annuncio pubblico sui progressi dell’Iran verso una centrale nucleare rinnova grida di guerra?

………. auguri al Menabò e cordiali saluti

 

                                                          Maria Teresa Cascella

 

20 febbraio 2010

 

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Gentile lettrice,

debbo fare tre premesse: 1) non sono un fisico e di energia nucleare so quello che tutti sanno; 2) non sono mai stato in Iran, ma ne ho solo seguito le vicende su quotidiani, riviste, libri; 3) per quanto riguarda l’attuale governo iraniano mi attengo al giudizio della commissione dell’Onu che ha sancito la regolarità delle ultime elezioni.

Preciso i limiti della mia risposta perché anch’io non capisco bene ciò che accade e per volontà di chi.

Abbiamo già vissuto situazioni pericolose tra “potenze occidentali” ed Iran e credo che solo per merito dell’allora presidente dell’AIEA, Mohammed El Baradei – non a caso nominato Nobel per la pace –  sia stato evitato un devastante conflitto ai tempi di Bush. Allora la motivazione della condanna era il segreto che avvolgeva la costruzione della centrale nucleare di Natanz: oggi la motivazione è la pubblicità che il governo iraniano ha dato alla notizia di aver arricchito l’uranio al 19,8 per cento.

Sappiamo tutti che l’uranio arricchito è elemento essenziale di una centrale nucleare e che il processo di arricchimento non significa di per sé avvio alla costruzione di un missile atomico. E infatti ciò di cui si discute oggi e’ il grado dell’arricchimento.

L’arricchimento al 19,8 per cento è eccessivo per i bisogni di una centrale, come qualcuno afferma sostenendo che per una centrale è sufficiente un arricchimento del 3,5? Io non lo so, ma la Francia che grida più di tutti fa funzionare le centrali con uranio arricchito al 3,5? Francamente non lo credo. Ma vorrei che su questo punto intervenisse a dare lumi a lei e a me chi per professione ne sa più dell’autore di questa breve risposta.

Cordiali saluti

 

                                                                          Luciano Barca

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