Senza Pedaggio

Leandra D’Antone, Senza Pedaggio, Donzelli editore, 2008.

“Senza pedaggio”, una piccola saggina di 111 pagine, è un libro prezioso, anzi un documento da leggere per tornare ad appassionarsi (sia pur soffrendo) alla questione meridionale. E’ soltanto la storia di una autostrada, quella del Sole, che doveva unire Nord e Sud, e che è invece divenuta il simbolo di una ribadita diversità. A differenza di tutte le altre autostrade italiane la Salerno- Reggio Calabria è una autostrada in cui non si paga pedaggio . E’, come recitava l’IRI alla fine degli anni ‘50, una “autostrada aperta” dato che “il reddito, tenuto conto dei livelli di pedaggio applicabili e del traffico previsto, non potrebbe coprire nemmeno le spese di gestione”. Poteva sembrare, come osserva la D’Antone, una scelta opportuna e lungimirante per favorire i collegamenti Nord Sud. E invece. E invece ha finito per segnare, a spese dei contribuenti italiani, ( tutte le spese sono documentate) una nuova differenza tra Nord e Sud. Una differenza costituita

dalla assenza delle corsie di emergenza (solo ora in costruzione), dall’assenza della terza corsia, da un percorso in molti tratti irrazionale, perché l’autostrada – che non è un’autostrada,- ha utilizzato, ed è previsto che continui ad utilizzare, vecchi percorsi. E’ soprattutto quest’ultima, che non può essere imputata alla camorra – che pure ha pesato e peserà – e alla criminalità, la differenza che continuerà a marcarla e che continuerà a farne una strada inadeguata da paese arretrato.

Il tutto mentre si torna a parlare del famoso Ponte sullo Stretto che dovrebbe collegarla alla non meno famosa Messina- Reggio Calabria e per il quale in molti hanno guadagnato a nostre spese sin dal 1955. Ad esso giustamente Leandra D’Antone dedica gli ultimi capitoli del suo saggio, costruito in modo leggero, ma fondato solo fatti, numeri, leggi.

l.b.

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