Royal Navy e Tricolore

Eravamo arrivati a Malta il 17 settembre e da allora stavamo all’ancora nella marsa Matrouh. L’ammiraglio Biancheri comandante della flotta italiana raccolta a Malta non aveva proibito i rapporti con gli inglesi, ma ci aveva ricordato che eravamo una flotta in navigazione e che dovevamo contare solo su noi stessi – il che equivaleva in linguaggio diplomatico alla proibizione e quindi continuavamo a girare sulla nostra ancora, facendo gare di tuffi e di nuoto. Ogni tanto per dare prova della nostra autonomia, e tenere l’equipaggio in allenamento, issavamo le bandierine di prova motori o prova timoneria e facevamo un giretto per poi calare nuovamente l’ancora. A fine ottobre arrivò finalmente dagli inglesi l’invito ad andare alla banchina sommergibili e tre giorni dopo ci fu annunciata per l’indomani l’ispezione del comandante del gruppo Midway II°. Alle 10 arrivò l’ammiraglio, ma iniziò l’ispezione dai sommergibili americani, cui fecero seguito il sommergibile francese e i due greci. Finalmente, accolto dai fischi ben modulati del nostro nostromo l’ammiraglio salì a bordo. Arrivato al limite della coperta si irrigidì sull’attenti e salutò il tricolore che, donatoci dal sarto maltese cui avevamo commissionato le nostre divise, garriva per la prima volta al vento. Vissi quel momento con emozione: eravamo tornati nel mondo civile e democratico. L’ammiraglio chiese di scendere in sala macchine. Risalì dopo dieci minuti con i guanti bianchi nella mano sinistra. Li mostrò, immacolati, al comandante e si complimentò. Era stato in sala macchine che – avevo controllato-  riluceva in tutto il suo splendore. I sommergibili tipo Holland (1916) – abbondavano di bronzo e di ottone che per tutta la notte erano stati lucidati, e non avevo dubitato dell’effetto. L’ammiraglio aveva anche fatto aprire la sentina e l’aveva esplorata con la mano – very very good – . Due ore dopo sulla porta dell’ammiragliato uscì il foglio d’ordini del comando: il sommergibile italiano H1 era al primo posto per ordine e pulizia. Così cominciò per noi la cobelligeranza. La mattina dopo eravamo finalmente in mare aperto.

L.B.

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