Ritorna il menabò di Etica ed Economia

La nostra rivista avrà cadenza quindicinale e ospiterà, oltre agli articoli veri e propri, alcune schede tecniche che hanno lo scopo di fornire le informazioni essenziali per conoscere problemi di cui molto si dibatte ma, spesso, poco si sa.
Luciano Barca
Luciano Barca

L’Associazione “Etica e Economia” è nata a luglio del 1990 per iniziativa di Luciano Barca. Nei suoi diari si legge:

Ci vediamo a casa di Adalberto Minucci con Novelli, Nerli e pochi altri per discutere del momento politico e anche delle scelte personali da fare….sentiamo il dovere di fare qualcosa in forme nuove anche perché la corrente cui abbiamo dato il nostro appoggio al Congresso non ci convince del tutto…Io propongo di dare vita ad una Associazione culturale per la quale ho già in testa un nome, preso dal titolo di un saggio di Sen…che si misuri con il fallimento dei modelli comunisti, ma anche con le difficoltà dei modelli socialdemocratici di Welfare e affronti il difficile compito di come coniugare alcuni valori e la difesa dei diritti sociali con il mercato. Nel PCI avevamo già visto il problema, ma non siamo riusciti, neppure con Berlinguer – il più sensibile ad esso assieme a Bufalini – a porlo come problema centrale”.

Dal 1990 al 2012, anno della sua morte, Luciano Barca ha presieduto l’Associazione dando vita a numerose iniziative che hanno avuto come elemento comune il tentativo di contribuire a “coniugare alcuni valori e la difesa dei diritti sociali con il mercato” e, più in generale, a comprendere i complessi rapporti tra etica e economia. Una di queste iniziative è stata il “Menabò di Etica e Economia”, un bimestrale al quale hanno contribuito numerosi, qualificati studiosi, che più di recente si è avvalso anche di un sito web.

Dopo quasi due anni di inattività, il “Menabò di Etica e Economia” riprende il suo cammino e lo fa rinnovandosi nella formula e nella periodicità, ma conservando l’attenzione per quegli stessi problemi che Luciano Barca considerava centrali e irrisolti 24 anni fa. Riflettere sull’etica, sull’economia e sui loro intrecci sembra, in realtà, ancora più importante oggi di quanto non fosse 24 anni fa.

Il nuovo Menabò si avvale di redattori e collaboratori con competenze disciplinari molto diverse: economisti, giuristi, sociologi, scienziati della politica, filosofi e altri ancora. I loro nomi si trovano nella pagina “Il Menabò: la Redazione”.

La nostra rivista avrà cadenza quindicinale e ospiterà, oltre agli articoli veri e propri, alcune schede tecniche che hanno lo scopo di fornire le informazioni essenziali per conoscere problemi di cui molto si dibatte ma, spesso, poco si sa. Gli articoli costituiranno momenti di riflessione sui temi privilegiati da “Etica e Economia” e avranno principalmente lo scopo di favorire una discussione più consapevole e approfondita su questioni cruciali per il buon funzionamento dell’economia, della società e della politica.

Il Menabò ospiterà anche alcune rubriche. Due di esse – Territori vicini in movimento e Territori lontani in movimento – saranno dirette a documentare esperienze di buona politica, buona società o buona economia in Italia e nel mondo, per non dimenticare che il meglio è possibile. Un’altra rubrica, Contrappunti, ospiterà brevi interventi critici su affermazioni o opinioni tanto diffuse quanto imprecise, controverse o perfino sbagliate.

In questo primo numero i temi affrontati sono quelli delle basi morali del capitalismo contemporaneo; dell’arbitrio che si può celare sotto regole economiche apparentemente univoche; dell’influenza delle politiche europee di riequilibrio macroeconomico sui diritti sociali e, infine, delle conseguenze che potrebbe avere l’imposizione di tetti agli stipendi dei manager pubblici. Le schede sono dedicate all’esame delle caratteristiche e degli andamenti della spesa sociale e dei rapporti tra spesa pubblica e crescita economica.

 

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