Menabò n. 87/2018

In questo numero del Menabò, Gualtieri, Guarascio e Quaranta analizzano il rapporto tra dinamica delle occupazioni e loro ‘routinarietà’; Raitano esamina gli effetti della flat tax sulle pensioni; Pedone commentando Tanzi riflette su Stato, mercato e disuguaglianze; Rapaport avanza una proposta per la  distribuzione in Europa delle quote di immigrati; FraGRa esaminano l’effetto trickle down invocato a supporto della flat tax; Leone esamina il decreto di riparto  delle risorse del “Fondo povertà”; Lelo, Monni, Tomassi e Puccini esaminano il rapporto tra edilizia popolare e disuguaglianze a Roma; Paesani partendo dalle riforme di F.D. Roosevelt si occupa di ripresa economica e riforme bancarie.

Più in dettaglio,nell’articolo di apertura Valentina Gualtieri, Dario Guarascio e Roberto Quaranta analizzano la relazione tra dinamica occupazionale delle diverse professioni, natura delle mansioni intesa come loro maggiore o minore ‘routinarietà’ e andamento economico dei settori nei quali si distribuiscono le diverse professioni.  Utilizzando provenienti da  Istat, Inapp  e dal database AIDA bureau Van Dijk,  gli autori mostrano che le professioni caratterizzate da una prevalenza di mansioni routinarie tendono a essere penalizzate in termini di dinamica occupazionale.

Michele Raitano, nel successivo articolo, facendo uso dei dati sui redditi rilevati nell’indagine IT-SILC 2015, calcola come varierebbero alcuni indicatori della distribuzione dei redditi da pensione se l’attuale struttura dell’IRPEF fosse sostituita dalla “flat tax” proposta nel contratto di governo fra Lega e Movimento 5 Stelle. Dalle simulazioni di Raitano emerge che tale versione della flat tax ridurrebbe in modo molto consistente la progressività del prelievo, avvantaggiando principalmente i beneficiari di pensioni elevate, e comporterebbe un’ampia riduzione di gettito per le finanze pubbliche.

Antonio Pedone commenta il libro di Vito Tanzi, Termites of the State.  Pedone sottolinea la ricchezza dell’analisi di Tanzi sulla grande e mutevole varietà dei rapporti tra Stato e mercato e sostiene, in particolare, che Tanzi offre numerosi spunti per far fronte alle insopportabili disuguaglianze, pericolose per la stessa sopravvivenza di un’economia di mercato fondata sulla democrazia, che le regole oggi in vigore nei mercati rischiano di creare e che l’imposizione progressiva non appare in grado di attenuare.

Hillel Rapaport  in un articolo che pubblichiamo di nuovo, presenta un’originale proposta per allocare i rifugiati tra i paesi membri dell’UE.  Dopo aver ricordato che nel 2015 è stato introdotto il sistema delle quote e che tale sistema ha incontrato molte difficoltà, Rapoport sintetizza la sua proposta,  avanzata assieme a Moraga. Tale proposta è desunta dall’armamentario dell’economista e prevede l’introduzione di un sistema di quote negoziabili e il matching fra le preferenze dei migranti sui paesi di destinazione  e quelle dei paesi riceventi sulle caratteristiche dei migranti.

FraGRa, nel Contrappunto, partendo da un’affermazione del Ministro Salvini sui benefici che la  flat tax genererebbe anche per i più poveri attraverso il maggior reddito dei più ricchi,  esaminano l’ipotesi che soggiace a tale affermazione, ovvero l’ effetto sgocciolamento o trickle down. Dopo una breve ricostruzione della storia dell’ipotesi, FraGRa sostengono che essa non è provata empiricamente ed è debole teoricamente; dunque, è inadeguata per giustificare la riduzione delle imposte ai più ricchi. La loro conclusione è che si potrebbero prestare più attenzione al  trickle up.

Liliana Leone esamina, nel suo Focus,  il decreto di riparto delle risorse del “Fondo povertà” destinate al finanziamento dei servizi territoriali e il piano per gli interventi e i servizi di contrasto alla povertà approvato di recente dalla Conferenza Stato-Regioni-Enti locali. Leone analizza l’incidenza sulle risorse regionali dei 5 criteri di riparto, richiama l’attenzione su alcuni aspetti paradossali e su alcune iniquità e suggerisce, in una possibile  riallocazione futura delle risorse, di eliminare un  indicatore  fonte di distorsioni: la quota di popolazione residente nella regione.

Nel successivo Focus, Keti Lelo, Salvatore Monni, Federico Tomassi, animatori del blog #mapparoma ed Enrico Puccini, autore del libro “Verso una politica della casa” e curatore del blog Osservatorio Casa Roma tracciano una mappa delle case popolari a Roma facendo uso di dati censuari  e con riferimento ai più grandi quartieri con presenza di edilizia popolare esaminano, con un fine dettaglio territoriale, le disuguaglianze che esistono, sotto vari aspetti,  sia tra tali quartieri, sia tra di essi e il resto della città.

Infine, Paolo Paesani prende spunto da una raccolta di scritti di  F.D. Roosevelt, pubblicata di recente in una nuova traduzione, per riflettere sul nesso tra ripresa economica, riforma del sistema bancario e tutela del risparmio in Italia e in Europa. Paesani ricorda l’attenzione di Roosevelt per le  riforme  e il suo invito  a coniugare realismo, ottimismo e coraggio, nel progettare riforme dirette ad accrescere il benessere collettivo, che appare particolarmente importante nel mondo di oggi, preda dell’incertezza e dell’allarmismo.

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