Menabò n. 83/2018

 

In questo numero del Menabò, Paesani si occupa dell’ipotesi di Bitcoin emessi dalle Banche Centrali, Dahan illustra le peculiarità della disuguaglianza dei redditi in Israele, Croce avanza alcune riflessioni sul reddito di cittadinanza, Raitano conclude la sua analisi della trasmissione intergenerazionale della disuguaglianza in Italia. Saint-Paul illustra alcuni aspetti paradossali della selezione delle pubblicazioni da parte delle riviste scientifiche, Bloise esamina un recente studio sui divari di genere nella ricchezza, Boldrini, Dente e Galeotto danno conto di una rivisitazione della curva dell’elefante delle disuguaglianze globali e, infine, Sai commenta il recente accordo tedesco sulla flessibilità negli orari di lavoro.

Più in dettaglio, nell’articolo di apertura Paolo Paesani prendendo spunto da un recente rapporto della Banca dei Regolamenti Internazionali che affronta il tema delle monete digitali delle Banche Centrali, illustra, anzitutto, il funzionamento di questo nuovo strumento monetario; esamina, quindi, le principali conseguenze che potrebbe avere sul sistema dei pagamenti, sulla politica monetaria e sulla stabilità finanziaria; si sofferma, infine, sui suoi possibili vantaggi ma anche sui rilevanti rischi che esso potrebbe determinare.

Momi Dahan, nel secondo articolo,  richiama l’attenzione sulla peculiarità della disuguaglianza dei redditi in Israele: relativamente bassa per quelli di mercato, alta per quelli disponibili. Dahan esamina tre possibili spiegazioni delle differenze tra Israele e gli altri paesi OCSE: la prima basata sulle preferenze culturali degli ebrei ortodossi e degli arabi, la seconda sull’andamento ciclico e le caratteristiche della crescita, la terza sulle politiche redistributive e conclude che la peculiarità si deve a queste ultime e all’andamento del tasso di disoccupazione.

Giuseppe Croce, nel successivo articolo, riflette sul reddito di cittadinanza in uno scenario di nuova rivoluzione industriale. In particolare, Croce si chiede se il reddito di cittadinanza possa rappresentare un buon sostituto dell’occupazione (e delle relative politiche). La risposta dipende dal significato (e dall’importanza) che si ritiene le persone attribuiscono al lavoro; se il lavoro non è considerato soltanto un mezzo per ottenere reddito, il reddito di cittadinanza rappresenterebbe un suo sostituto imperfetto e le politiche per l’occupazione dovrebbero rimanere prioritarie.

Michele Raitano, nel quarto articolo,  torna sul tema della diseguaglianza intergenerazionale soffermandosi sul ruolo del capitale umano e delle connessioni sociali come cause dell’ associazione tra reddito dei genitori e dei figli. Basandosi su analisi condotte con altri colleghi, Raitano sottolinea il ruolo rilevante che le connessioni sociali hanno in Italia e spiega perché un’efficace strategia per l’eguaglianza di opportunità non può limitarsi alle sole politiche per l’istruzione ma deve preoccuparsi del concreto funzionamento dei mercati, in particolare quello del lavoro.

Gilles Saint-Paul, in un Contrappunto che pubblichiamo di nuovo, facendo uso di alcuni strumenti della teoria economica, esamina le modalità con le quali vengono selezionate le pubblicazioni scientifiche dalle riviste internazionali di economia mettendone in luce alcuni aspetti piuttosto paradossali. Saint-Paul ricorda, in particolare, che i valutatori sono ricercatori in stretta competizione con coloro che essi devono giudicare e, dunque, saranno incentivati a soppesare i costi e i benefici personali derivanti dalla loro valutazione.

Francesco Bloise, nel primo Focus, esamina un recente studio di Giovanni D’Alessio, basato sull’indagine sui bilanci delle famiglie della Banca d’Italia, sui divari di ricchezza tra uomini e donne in Italia. Ricostruendo la ricchezza individuale a partire da quella familiare e da numerose altre informazioni, lo studio mostra che i divari tra uomini e donne sono elevati nel caso della ricchezza finanziaria e meno pronunciati, ma sempre importanti, per le attività immobiliari. Inoltre, i divari di ricchezza netta, pur molto elevati, sembrano in diminuzione negli ultimi 25 anni.

Michela Boldrini, Gabriele Dente e Ludovica Galotto, nel loro focus, si occupano della nota curva dell’“elefante delle disuguaglianze globali” proposta nel 2013 da Lakner e Milanovic esaminando una recente rivisitazione della curva proposta da Kharas e Seidel. Il loro studio fornisce alcune elaborazioni utili per meglio comprendere il significato della curva, per confutare alcune fallaci e diffuse interpretazioni della stessa e per arricchire l’esame dell’andamento della disuguaglianza a livello globale.

Nell’ultimo Focus, Mario Sai analizza il recente accordo del sindacato dei metalmeccanici tedeschi, che permette una flessibilità degli orari su base volontaria e personale. Sai mette in luce, in particolare, la contraddizione che si pone tra l’esigenza dei lavoratori, che è forte e diffusa, di autonomia e di personalizzazione e quella delle imprese, particolarmente avvertita in seguito alla cosiddetta rivoluzione toyotista del “ just in time”, di disporre della più ampia libertà nella gestione degli orari.

 

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