Menabò n. 77/2018

Giovedì 8 febbraio alle ore 18, alla Città dell’Altra Economia a Roma si terrà il nuovo Dialogo di “A Pensarci Bene”.

Pietro Ichino e Maurizio Landini risponderanno alla domanda:

Lavoro 4.0 e piattaforme digitali: più liberi o più fragili?”

Per ulteriori informazioni, anche sulle modalità per partecipare al sondaggio:   https://eticaeconomia.it/apensarcibene/

In questo numero del Menabò, Celi, Ginzburg, Guarascio e Simonazzi ci introducono al tema della polarizzazione nell’Eurozona tra centro e periferia; Giubboni riflette sul pilastro sociale europeo proclamato a Göteborg; Trivellato discute l’ambiziosa riforma del welfare del Trentino; Aprea illustra i risultati di una stima dell’impatto delle liberalizzazioni sulla disuguaglianza; FraGra si propongono di confutare alcuni luoghi comuni sull’Università; Leone commenta il libro di Srnicek sulle piattaforme digitali; Monticelli puntualizza alcune novità sul Reddito di Inclusione; Fantozzi e Segre presentano le loro riflessioni sul recente rapporto Oxfam 2018.

Più in dettaglio, nell’articolo di apertura Giuseppe Celi, Andrea Ginzburg, Dario Guarascio e Anna Maria Simonazzi presentano un sintesi del loro recente libro “Crisis in the European Monetary Union. A core-periphery perspective” dove propongono una lettura di lungo periodo dei problemi dell’Europa. In particolare, essi danno conto del processo di polarizzazione in atto che vede, da un lato, un ‘centro’ forte (la Germania) e, dall’altro, due ‘periferie’ eterogenee ma dipendenti dal medesimo centro (il Sud e l’Est Europa). Nelle conclusioni gli autori indicano la strada da percorre per rinnovare le politiche europee.

Stefano Giubboni, nel secondo articolo, si occupa del «pilastro europeo dei diritti sociali», solennemente proclamato nel recente vertice di Göteborg. Giubboni sottolinea due elementi critici. Il primo, di metodo, riguarda la natura giuridica del pilastro: come mero atto di soft law è inidoneo a promuovere una effettiva rifondazione politico-costituzionale dei diritti sociali. Il secondo, di merito, riguarda la riconfigurazione dei diritti sociali prevalentemente come strumenti di attivazione sul mercato del lavoro, a scapito della dimensione protettivo-redistributiva.

Ugo Trivellato, nel successivo articolo, presenta e discute un’ambiziosa riforma del welfare del Trentino, che, accanto a innovazioni decisamente positive, in chiave di coordinamento e potenziamento degli interventi, mostra incongruenze e debolezze di non poco conto. Trivellato ritiene che esse ne intacchino l’equità redistributiva e, verosimilmente, ne riducano l’efficacia e per questo auspica che la riforma si caratterizzi come un ‘cantiere aperto’, che consenta significativi miglioramenti, anche alla luce dell’esperienza del primo anno.

Massimo Aprea riflette sui possibili effetti delle politiche di liberalizzazione dei movimenti di capitale sulle disuguaglianze di reddito. Dopo avere illustrato le varie difficoltà che occorre affrontare per conoscere tali effetti e dopo aver ricordato che disponiamo di pochi studi al riguardo, Aprea presenta i risultati di un suo tentativo di stima soffermandosi, in particolare, su quello che mostra un significativo impatto delle liberalizzazioni sulla quota di reddito appropriata dall’1% più ricco della popolazione.

FraGRa, nel loro Contrappunto,  muovono dall’osservazione che finalmente l’Università sembra ricevere, nel dibattito pubblico, un’attenzione adeguata al suo ruolo e alla sua importanza. A loro avviso, tuttavia, in tale   dibattito ricorrono affermazioni che rischiano di trasformarsi in veri e propri luoghi comuni. FraGRa prendono in esame cinque di questi luoghi comuni, sostengono che le basi su cui poggiano sono molto fragili e invitano a liberarsene per permettere al dibattito sull’Università di dare i migliori frutti.

Fabrizio Leone, nel suo Focus, discute i tratti salienti di “Platform Capitalism”, un libro recente di Nick Srnicek che analizza l’impatto dei big data sulla produzione e sul consumo di massa. Secondo Leone il libro di Srnieck mette bene in luce gli elementi di continuità e di cambiamento rispetto al passato; offre una spiegazione chiara ed efficace delle caratteristiche dell’economia digitale e dei conflitti che possono generarsi al suo interno; indica le politiche pubbliche più appropriate per governare questi conflitti.

Il Focus di Elena Monticelli è dedicato ad analizzare le novità introdotte dalla Legge di Bilancio in materia di Reddito di Inclusione richiamando in particolare l’attenzione su due aspetti: il cambiamento intervenuto nei criteri di accesso alla misura e l’incremento nell’ammontare dei fondi destinati al suo finanziamento. Monticelli sottolinea, poi, che nonostante il ReI sia diventata una misura formalmente universale, l’universalismo sia ancora ben lontano dall’essere realizzato.

Infine, Roberto Fantozzi e Elisabetta Segre si occupano del rapporto Oxfam 2018 cui i media hanno dedicato attenzione soprattutto per l’affermazione che nel mondo la ricchezza dell’1% più ricco è uguale a quella del restante 99%. Fantozzi e Segre ricordano che i dati contenuti nel rapporto sono già noti e provengono da fonti diverse, con la conseguenza che talvolta si pongono problemi di coerenza, e si soffermano su uno dei suoi messaggi principali che riguarda il nesso tra diseguaglianza economica, sfruttamento del lavoro e povertà.

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