In questo numero del Menabò ci occupiamo prevalentemente di sostenibilità, cibo e sicurezza alimentare. A questo tema sono dedicati gli articoli di Elver e Falk, di Caserini, di Ferrari e Izzo, oltre che la Scheda di Filauro e il Resoconto di Colucci. Ospitiamo inoltre un articolo di Barca sul determinismo tecnologico, una Scheda di Fantozzi su disuguaglianze e asili nido e il Contrappunto di Lucidi sugli effetti del crescere in famiglie omosessuali.
Più in dettaglio, Hilal Elver e Richard Falk, nell’articolo di apertura, esaminano l’accordo raggiunto nella recente Conferenza di Parigi sul surriscaldamento globale e criticano soprattutto l’ampio ruolo riconosciuto al volontarismo dei singoli paesi nell’attuazione delle misure di contrasto. I due autori sostengono che questo accordo ricorda i trattati sui diritti umani, spesso utilizzati dalla società civile per esercitare pressioni sui governi e ritengono che un attivismo globale che dia origine ad un movimento per la giustizia climatica è il miglior risultato che possiamo attenderci.
Stefano Caserini analizza nel successivo articolo, le conseguenze negative del cambiamento climatico sulle varie dimensioni della sicurezza alimentare, dalla produzione di cibo o di foraggio, all’accesso al cibo e alla stabilità del sistema alimentare. Casarini sostiene che per contrastare tali conseguenze, in un contesto di crescente competizione per la terra, l’acqua e l’energia, è necessario mettere in sinergia le politiche per la sicurezza alimentare con quelle di adattamento ai cambiamenti climatici o di loro “mitigazione”.
Matteo Ferrari e Umberto Izzo, nel loro articolo, ripercorrono a tutto campo le definizioni normative di sostenibilità nel settore della regolamentazione agroalimentare, evidenziando la difficoltà di attribuire senso giuridico ad un concetto non univoco e di individuare conseguenti criteri che lo rendano effettivo. I due autori rivelano i frequenti contrasti emergenti dalle diverse forme di sostenibilità con le loro ricadute negative sulla produzione e sull’accesso al cibo e ritengono indispensabile individuare una nozione giuridica, centrale e unitaria, di sostenibilità.
Fabrizio Barca, nell’ultimo degli articoli che pubblichiamo, critica la tesi del determinismo tecnologico, sostenendo che le nuove tecnologie mettono di fronte a biforcazioni. Barca traccia un parallelo tra effetti sul lavoro e sulla democrazia e sostiene che dipenderà dalle scelte politiche se la rivoluzione informatica favorirà la democrazia deliberativa o l’autoritarismo e dipenderà dalla capacità dei lavoratori di partecipare al governo dei processi se essi controlleranno soltanto il proprio lavoro. Adottando questa prospettiva Barca sottolinea l’importanza del ruolo dei sindacati e dei partiti politici.
Nella prima Scheda, Stefano Filauro, basandosi sulle informazioni raccolte nell’indagine EU-SILC analizza, da un lato, quanto siano diffuse nei diversi paesi europei le difficoltà di accesso al cibo e, dall’altro, quanto esteso sia il fenomeno dell’autoproduzione e autoconsumo di beni alimentari. Filauro documenta le notevoli diversità tra i paesi considerati e sottolinea, tra l’altro, che l’autoproduzione in alcuni casi interessa il 30% delle famiglie e sembra in crescita, così come è in crescita la quota di famiglie con problemi di deprivazione alimentare.
Roberto Fantozzi, nella seconda Scheda, dopo aver ricostruito l’evoluzione della normativa italiana sugli asili nido, esamina i loro costi nelle diverse regioni italiane e il loro rapporto con i redditi familiari. Fantozzi mostra che il costo degli asili nido è fortemente variabile a livello regionale e che spesso il reddito delle famiglie che non utilizzano gli asili nido è maggiore di quello delle famiglie che lo utilizzano. Egli illustra anche altri aspetti del rapporto tra disuguaglianze e costo degli asili che sembrano meritevoli di approfondimento.
Angela Colucci, per la rubrica Resconti, esamina alcune pratiche di resilienza sviluppatesi di recente a Milano le quali, anche per la concomitanza dell’organizzazione e dello svolgimento dell’Esposizione Universale del 2015 (Expo 2015), hanno interessato l’ambito del cibo, inteso come produzione, distribuzione e consumo, a livello economico, sociale e culturale. Colucci presenta, altresì, una disamina del concetto di resilienza, termine sempre più impiegato nel dibattito pubblico, le cui molteplici dimensioni, tuttavia, non sempre sono adeguatamente messe a fuoco.
Fabio Lucidi, nel suo Contrappunto, sintetizza i dati che la ricerca internazionale mette a disposizione sulla salute psicologica, l’adattamento, lo sviluppo cognitivo, sociale e psicosessuale, la qualità delle relazioni e il successo scolastico dei bambini cresciuti da genitori omosessuali. Lucidi sottolinea che da questi dati non emergono differenze tra famiglie omosessuali e eterosessuali e documenta le convinzioni in tal senso delle principali Società Scientifiche internazionali. Concludendo, egli auspica che, in questo dibattito, le ideologie lascino il campo alle conoscenze scientifiche.
L’immagine riproduce un collage di Salvatore Bartolomeo, al quale vanno i nostri ringraziamenti.