Menabò n. 160/2021

 

Nel contributo che apre questo numero del Menabò, Massimo Florio illustra i principali contenuti del suo libro La privatizzazione della conoscenza ed in particolare la proposta di creare imprese pubbliche della conoscenza in settori quali la salute, la transizione energetica e il governo dei dati.

Ugo Pagano, ricollegandosi al contributo di Florio e riflettendo sulla recente vicenda dei vaccini e dei brevetti, sostiene che la ‘open science’ è necessaria ma non sufficiente per evitare gli oligopoli intellettuali e avere ‘open markets’.

Pippo Russo fornisce 7 chiavi di lettura – dai diritti televisivi alle plusvalenze al Third Party Ownership – delle trasformazioni dell’economia del calcio e avanza il dubbio che ciò alimenti una bolla speculativa di cui forse è bene augurarsi che esploda.

Claudio Lucifora ripercorrendo le misure di sostegno alle famiglie e le recenti riforme per la conciliazione vita-lavoro delinea il contesto in cui si inserisce il disegno di legge che istituisce l’Assegno Unico e Universale per le famiglie.

Ruggero Paladini esamina criticamente uno degli assi portanti della legge delega sulla riforma fiscale approvata di recente: l’introduzione di un sistema di imposizione duale che tratta distintamente i redditi da lavoro e da capitale.

Elena Granaglia presenta un recente Rapporto dell’Independent Commission for Sustainable Equality, che fornisce importanti indicazioni per elaborare una rinnovata strategia di sinistra attenta soprattutto a coniugare giustizia sociale e ambientale.

Marco Valente si chiede se la recente forte crescita del costo dell’energia sia da imputare a un ‘complotto’ ovvero alla diversità di strutture industriali richieste dalla varie fonti di energia.

Paolo Paesani rende omaggio ad Andrea Ginzburg leggendo alla luce del suo approccio le asimmetrie nelle risposte dei paesi europei alle medesime policies e riflette sul rischio che l’inflazione possa indebolire la coesione nella UE.

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