Menabò n. 159/2021

Nel contributo che apre questo numero del Menabò, Vincenzo Visco interviene sulla proposta di abolizione dell’Irap, sostenendo che il finanziamento del Welfare non potrà fare a meno di un’imposta come questa.

Francesco Farina confronta alcuni recenti libri italiani che avanzano proposte diverse su come emendare i sistemi capitalistici, superando i limiti dell’approccio da tempo dominante.

Ettore Gallo e Valeria Patella, in occasione del G20 di Roma, danno conto in modo critico della discussione svoltasi all’interno del Framework Working Group sulle opportunità offerte dalla digitalizzazione e del suo impatto sulla produttività.

Sergio Della Pergola propone due possibili spiegazioni per il ben più alto numero medio di figli per donna che si registra in Israele rispetto a tutti gli altri paesi avanzati.

Civil Servant avanza la tesi che gli studi di Parisi sulla teoria della complessità, che gli sono valsi il premio Nobel in fisica, hanno implicazioni devastanti per la ricerca dei fondamenti microeconomici della macroeconomia che caratterizza da tempo  uno dei filoni dominanti della teoria economica.

Riccardo Zolea espone la teoria della moneta endogena e quella della moneta esogena e critica quest’ultima basandosi anche su un recente libro di Sergio Cesaratto.

Matteo Verzaro analizza le misure adottate di recente dal Ministro per la Pubblica Amministrazione in relazione al previsto rientro dei dipendenti pubblici in ufficio dopo l’ampio ricorso allo smart working nella pandemia.

Francesco Devicienti e Bernardo Fanfani esaminano alcuni effetti del sistema italiano di determinazione dei salari sottolineando alcuni limiti della contrattazione collettiva così come oggi si svolge.

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