Menabò n. 157/2021

Nel contributo che apre questo numero del Menabò, Michele Raitano e Francesca Subioli, riferendosi agli ultimi 40 anni, mostrano che le disuguaglianze nei redditi da lavoro tra gli individui sono in gran parte permanenti.

Chiara Giorgi richiama l’attenzione sulle fragilità del Servizio Sanitario Nazionale messe in evidenza dalla pandemia e sulla necessità di un suo potenziamento, che però alcuni recenti e allarmanti segnali fanno considerare ben poco probabile.

Annalisa Cicerchia esaminando in dettaglio il ruolo che il PNRR assegna alla cultura nota con soddisfazione che essa è considerata una delle prime aree di intervento ma rileva anche che affiorano antichi bias in grado di condurre a risultati deludenti.

Maurizio Franzini riflette sui rapporti tra cambiamento climatico e disuguaglianze ricordando che tra i due fenomeni vi sono reciproci rapporti e che di ciò bisogna tenere conto nel discutere le politiche di contrasto al cambiamento climatico.

Fabrizio Patriarca illustra la proposta di “pensionamento graduale” secondo cui, raggiunta una determinata età, prima di accedere alla pensione si può transitare verso forme di lavoro part-time fortemente agevolate.

Frateblù sintetizza i risultati di un recente studio dell’OCSE sulla distribuzione della ricchezza in numerosi paesi da cui risulta in particolare la crescente concentrazione al top e l’esteso sovra-indebitamento delle famiglie a basso reddito.

Michele Bavaro analizza i dati sui working poor in Italia, mostrando che la loro crescita è dovuta non soltanto ai bassi salari ma anche al numero crescente di quanti lavorano pochi mesi all’anno.

Roberto De Vincenzi e Giuseppe De Blasio forniscono evidenza che molti dei lavoratori precari entrati in disoccupazione all’inizio della pandemia hanno beneficiato del sussidio della NASpI ma trovano anche segnali di possibili crescenti difficoltà a uscire dalla disoccupazione.

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