Menabò n. 153/2021

Apre questo numero del Menabò il contributo di Giuseppe De Arcangelis e Maurizio Franzini sugli esiti finora deludenti della cooperazione mondiale nel fronteggiare la pandemia e sulla sua perdurante, decisiva importanza per limitare i rischi sia nel breve sia nel più lungo periodo.

Michele Faioli e Larissa Venturi illustrano e avanzano un’interpretazione del quadro disorganico che caratterizza i contratti collettivi di lavoro come emerge dai dati più recenti dell’archivio del CNEL.

Silvana Cirillo presenta due originali antologie di racconti che possono essere viste come un contributo alla costruzione di un’Europa umanistica: 20 racconti di narratori francesi sull’Italia e 18 di narratori italiani sulla Francia.

Eugenio Levi valuta se le crisi economiche e le grandi ondate migratorie abbiano effetti duraturi sul successo dei partiti populisti esaminando in dettaglio il caso del partito populista New Zealand First.

Maurizio Franzini e Michele Raitano, partendo dai recenti dati dell’Istat sulla povertà assoluta e relativa, riflettono su alcuni possibili insegnamenti della pandemia sulla misurazione della povertà.

Luigi Di Cataldo presenta i primi risultati di un caso di studio in corso a Catania sui riders, soffermandosi sulla loro novità e sulle implicazioni per mettere meglio a fuoco le diverse vulnerabilità di questi lavoratori.

Anna Covino-Scheidecker, considerata l’importanza che la parità di genere ha nel PNRR italiano, invita a riflettere sull’esperienza della Francia anche alla luce dei buoni risultati ottenuti in questo ambito da quel paese.

Alessandro Bonetti e Paolo Paesani illustrano le caratteristiche della Modern Monetary Theory, una teoria eterodossa che ha suscitato un ampio dibattito soprattutto sui rapporti tra sovranità monetaria e rischio di default nell’Eurozona.

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