Menabò n. 126/2020

 

Anche questo numero del Menabò è interamente dedicato a questioni collegate al COVID-19.

Massimo Florio e Laura Iacovone indicano le ragioni per cui l’industria farmaceutica investe poco nella ricerca di farmaci e vaccini utili a contrastare il diffondersi di malattie infettive e formulano proposte correttive.

Ilaria Fusacchia e Luca Salvatici ritengono che l’autarchia non sia la soluzione ai problemi che la pandemia crea alle nostre esportazioni, mettendo a rischio gli approvvigionamenti, e che esse, inoltre, beneficeranno delle politiche fiscali espansive in Europa.

Andrea Pezzoli illustra il ruolo che le autorità antitrust possono avere nella crisi in corso e nella successiva fase di ripresa, per fare in modo che la concorrenza sia parte della soluzione del problema.

Elisa Pazè, riferendosi anche all’emergenza da COVID-19, sostiene che i comportamenti e i crimini dei ricchi e dei potenti sono quelli che più danneggiano la comunità civile.

Pompeo Della Posta sostiene, in contrasto con alcune opinioni, che la monetizzazione del debito da parte della BCE non minerebbe la sua credibilità anti-inflazionistica.

Roberto Fantozzi analizza i dati sui decessi e li incrocia con quelli sui settori produttivi per tracciare una mappa delle disuguaglianze territoriali in termini di morti e di disagio economico.

Eleonora Maglia esamina da diversi punti vista le conseguenze della pandemia sulle pre-esistenti disuguaglianze di genere.

Antonio Censi illustra alcuni aspetti della crisi delle Residenze Sanitarie Assistenziali e fornisce indicazioni per organizzarle in modo da assicurare inclusione sociale e riconoscimento identitario dei residenti.

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