L’Italia e il concerto di Capodanno

Caro direttore,

tutti gli anni ascolto il concerto di Capodanno trasmesso da Vienna quale che sia la città in cui con mio marito trascorriamo il capodanno. E’, alle undici, un appuntamento festoso al quale sia io che mio marito teniamo come al vischio e al pungitopo.

Sapere che in tutti i paesi europei milioni di persone ascoltano quel concerto mi aiuta a sentirmi unita agli altri. Quest’anno sono arrivata in Italia come dieci anni fa per l’inizio del decennio e ho predisposto i miei orari in modo da essere puntuale alle ore undici davanti al televisore. Ma invece di Vienna ho trovato Venezia. Con un concerto verdiano che nulla ha a che fare con le tradizioni del primo giorno dell’anno. Ho chiesto spiegazioni al concierge e mi ha spiegato che già da alcuni anni la Rai trasmette il concerto di Vienna solo in differita al pomeriggio. Francamente non capisco il perchè.

Mi è stato suggerito che forse ciò avviene per rispetto alla chiesa cattolica il cui Papa impartisce alle dodici la benedizione dal suo appartamento vaticano. La spiegazione non mi convince. Anche la chiesa  anglicana ha cerimonie che spesso seguo ma non per questo vengono cancellati programmi televisivi tra cui, alle undici locali, c’è appunto il concerto viennese. Non capisco in ogni caso perchè un operatore televisivo pubblico che controlla più canali non può dedicarne uno ad un rito laico europeo.

Mio marito che segue il vostro Menabò on line mi ha suggerito di segnalarvi la cosa e ne approfitto per formularvi i miei distinti auguri

                                                                                                                 Elisabeth Palmrose

2 gennaio 2010

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Ringraziamo degli auguri e facciamo nostro l’interrogativo della nostra lettrice augurandole un felice soggiorno in Italia

E.E.

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