L’addio ad Antonio Giolitti

E’ morto a Roma Antonio Giolitti.

 screenhunter_02-feb-09-22411L’Italia deve a lui il primo tentativo di “studiare il futuro” e di programmarlo. Era un uomo colto, intelligente, onesto, cortese, legato a Cuneo e alla terra della sua famiglia. E’ stato un valoroso dirigente e combattente partigiano nelle Brigate Garibaldi. Ha militato dagli anni quaranta nel PCI per lunghi anni. Si dimise dal partito nel 1956 e fu il primo comunista di cui il PCI accolse le dimissioni con “rammarico”. Si iscrisse successivamente al PSI dal quale uscì per dissensi con l’on. Bettino Craxi. Il PCI lo elesse senatore nelle sue liste, come indipendente, nel 1987. Nel 1992 si ritirò a vita privata, ma la sua casa rimase aperta ad amici e compagni per incontri fertili di idee.

Fu un bravo ministro del Bilancio e compì un serio tentativo, con Giorgio Ruffolo, di attuare in Italia una politica di programmazione rispettosa del mercato. Tentativo che la DC contrastò e che di fatto stroncò esigendo la sostituzione di Giolitti.

Etica ed Economia ne ricorda la figura e la lezione.

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