Il diritto dei Senatori a vita

Caro Menabò,
nelle recenti diatribe in occasione del voto di fiducia al Senato si è sostenuto da parte dell’opposizione che i voti dei senatori a vita non dovessero essere determinanti perchè essi non sono stati eletti e quindi non sono rappresentanti degli elettori stessi:, questo assunto è assai discutibile e comunque è contrario ad un principio di legalità. Esistono nel nostro ordinamento giuridico casi di soggetti facenti parte di associazioni e di organi collegiali senza diritto di voto ( per espressa previsione) ed esistono altresì casi di persone, istituzioni e/o entità alle quali è attribuito un potere consultivo ( che può essere a sua volta vincolante o non vincolante ). Di ciò non c’è traccia nella nostra Cosituzione a proposito dei senatori a vita ( che esistevano tra l’altro anche nel Regno d’Italia.) Pertanto ogni diversa interpretazione è contraria a fondamentaliprincipi giuridici . Si dirà che è una questione di opportunità che si spiega con motivazioni politiche. Quindi se ne desume che la politica può calpestare il diritto e il principio di legalità.
A tale interpretazione sembra avere dato avallo il Colle con l’ormai famosa espressione “MAGGIORANZA POLITICA”. Probabilmente il Presidente per “bilanciare” la decisione di rimandare Prodi alle Camere ha voluto dare un contentino ( che non era tanto “ino” ) all’opposizione accettando tuittavia una interpretazione che va contro il principio di legalità.Se la questione fosse poste all’esame della Corte Costituzionale certamente riconoscerebbe pienamente il diritto di voto ai senatori a vita.
Pertanto se motivi di opportunità hanno spinto il presidente della Repubblica a coniare l’espressione “maggioranza politica “ciò non vuol dire che sia ormai acquisito questo concetto e questa interpretazione anti-giuridica . Anche nella votazione del 28 febbraio i senatori a vita hanno contribuito a determinare il quorum che infatti è salito dai fatidici 158 a 160.
Cosa sarebbe successo se i 4 senatori a vita avessero votato tutti contro ? certamente il governo sarebbe andato a casa ( i voti contrari sarebbero stati 161 e quelli a favore 158 ). A quel punto l’opposizione avrebbe detto che il governo non sarebbe stato sfiduciato perchè i voti di quei senatori non Contavano ? Certo no. Ecco che quella interpretazione manifesta tutta la sua illegalità, allo stato delle norme!
Ecco cosa succede se ci si allontana dal diritto Se si vuole togliere il voto ai senatori a vita bisogna modificare la Costituzione (cosa che ovviamente non auspico) ed avere il coraggio di dire che sono senatori di serie B. Altrimenti sono senatori a tutti gli effetti e con tutte le prerogative.
Massimo Barca

Concordiamo pienamente. Non è solo Berlusconi a non aver letto la Costituzione.Ci sono anche vari radiocronisti . Ci rimettiamo a quanto dichiarato e spiegato dall’on. Scalfaro.

E.E.

Schede e storico autori