Difetti di comunicazione

So di non dire cosa nuova nel sottolineare e ripetere che il Governo ha grosse lacune nel campo della comunicazione.

Le facoltà universitarie di scienza delle comunicazioni hanno avuto un boom formidabile di domande di iscrizione, mentre il governo sembra essere così poco sensibile al problema.

Andrebbe ripetuto non timidamente,ma con chiarezza e insistenza che le riforme quasi sempre finiscono per scontentare una cerchia di persone, ma che i benefici sono invece a favore di una cerchia più grande di persone e che quando le riforme mirano al risanamento del debito pubblico sono a favore di tutta la comunità. Se ciò non si chiarisce di continuo si sentono soltanto le lamentele dei tassisti,dei farmacisti,dei benzinai,dei professionisti,dei parrucchieri,dei commercianti (per i maggiori controlli sugli scontrini fiscali) di quei dipendenti che percepiscono una busta paga superiore alla media i quali hanno subìto trattenute fiscali maggiori.

Quindi sembra che da ogni parte arrivano lamentele e i sondaggi confermano questo disagio. A proposito del carico fiscale voglio fare un esempio di comunicazione di scarsa chiarezza su una imposta che mi è familiare.

Mi riferisco all’imposta di successione. Orbene è stato sì precisato che nelle successioni tra genitori e figli (più esattamente tra ascendenti e discendenti) vi è una franchigia esente da imposta di un milione di euro, ma raramente è stato specificato ” per ciascun erede ” e non è stato portato l’esempio della famiglia media composta da un coniuge e due figli dove pertanto la franchigia diventa di tre milioni di euro e cioè di circa sei miliardi di lire !!

Tenuto conto che per gli immobili ci si riferisce al valore catastale ( che forse con la revisione crescerà, ma che anche se per assurdo dovesse raddoppiare non raggiungerà simili importi) si comprende come questa vessata imposta colpisce solo i patrimoni veramente grandi!

Con tanti esperti di scienza della comunicazione, proprio il Governo ne difetta?

Massimo Barca

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