“Più privato nella gestione dei beni culturali?” Dialogo con Tomaso Montanari e Marina Valensise

Approfondimenti e allegati

"A pensarci bene" del 3 settembre 2018.

Il dialogo intende stimolare un confronto circa il significato e le finalità del patrimonio culturale e, in relazione a ciò, circa le modalità attraverso cui sfide complesse quali la tutela, l’amministrazione e la valorizzazione del patrimonio medesimo possano essere meglio perseguite negli interessi della collettività. In particolare, si intende sollecitare un confronto di opinioni, nelle canoniche modalità dei dialoghi proposti dall’Associazione Etica ed Economia, relativamente al ruolo che le istituzioni pubbliche e private possono giocare, singolarmente o in sinergia tra loro, nella realizzazione degli obiettivi sopracitati.

Domande del dialogo

La presenza dei privati nella gestione del patrimonio culturale può essere “virtuosa”, cioè consentire di accrescerne il valore economico senza danni per quello “intrinseco”:

a. Sempre o in molti casi;

b. In alcuni casi soltanto;

c. Praticamente mai.

Per tutelare e valorizzare il nostro patrimonio culturale sono sufficienti buone tecniche di gestione o è indispensabile il buon funzionamento e la partecipazione delle comunità?

a. L’efficienza gestionale è sufficiente;

b. La comunità nel suo complesso deve funzionare bene e partecipare attivamente.

Le odierne istituzioni e norme per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali in Italia sono:

a. Sostanzialmente adeguate;

b. Appena adeguate;

c. Profondamente inadeguate?

È accettabile l’idea che i privati ‘facciano profitti con i beni culturali’?

a. Si;

b. No;

c. Non lo so.

In caso di risposta affermativa, lo si considera accettabile perché i profitti possono portare:

a. Benefici gestionali;

b. Risorse aggiuntive per la tutela e la valorizzazione;

c. Entrambi.

La disponibilità di dispositivi tecnologici sempre più avanzati crea maggiori rischi o maggiori opportunità per una presenza “virtuosa” dei privati nella gestione del patrimonio culturale?

a. Maggiori rischi;

b. Maggiori opportunità;

c. Dipende da come le nuove tecnologie modificano le modalità di accesso e di fruizione del patrimonio culturale.

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