“Tutti gli antichi teorici indiani del diritto parlano con disprezzo di quello che chiamano matsyanyaya, la “giustizia del mondo dei pesci”, dove il pesce grosso può liberamente divorare il piccolo. Evitare il matsyanyaya, ci ammoniscono, è parte essenziale della giustizia, così come è essenziale assicurarsi che la “giustizia dei pesci” non si introduca nel mondo degli uomini.
Il dato cruciale qui è che, per realizzare la giustizia in termini di nyaya (in sanscrito classico: “giustizia” ndr) non basta valutare istituzioni e regole, ma occorre giudicare la società stessa. Non importa quanto siano appropriati gli assetti stabiliti: se un pesce grande può ancora divorare a piacimento un pesce piccolo, siamo di fronte a una palese infrazione alla giustizia umana..”
(da ” L’idea della Giustizia”)