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Risultati di ricerca per: vaccini

Riccardo Rinaldi ricorda che la richiesta di India e Sudafrica di sospendere i brevetti sui vaccini Covid-19 ha riaperto il dibattito fra chi vede i brevetti come il miglior sistema per garantire la ricerca scientifica privata e chi, invece, li considera un ostacolo alla produzione necessaria di cure. Rinaldi illustra le diverse argomentazioni, sostiene che la liberalizzazione dei vaccini è necessaria per affrontare l’emergenza e ritiene necessaria una riflessione sul ruolo del pubblico in questo ambito anche in una prospettiva di più lungo periodo.
Riccardo Rinaldi ricorda che la richiesta di India e Sudafrica di sospendere i brevetti sui vaccini Covid-19 ha riaperto il dibattito fra chi vede i brevetti come il miglior sistema per garantire la ricerca scientifica privata e chi, invece, li considera un ostacolo alla produzione necessaria di cure. Rinaldi illustra le diverse argomentazioni, sostiene che la liberalizzazione dei vaccini è necessaria per affrontare l’emergenza e ritiene necessaria una riflessione sul ruolo del pubblico in questo ambito anche in una prospettiva di più lungo periodo.
Marcello Basili e Maurizio Franzini di fronte alla immane tragedia del Mottarone si chiedono se eventi catastrofici pur diversissimi, come la caduta della cabinovia e la pandemia, non abbiano elementi comuni, utili anche per prevenirli. Senza disconoscere il ruolo delle motivazioni individuali – ad iniziare dall’avidità – i due autori si concentrano sulla difficoltà ad agire razionalmente di fronte a eventi potenzialmente catastrofici (anche per se stessi) ma con piccolissima probabilità di verificarsi e ne traggono implicazioni per le disuguaglianze e il disegno delle istituzioni.
Marcello Basili e Maurizio Franzini di fronte alla immane tragedia del Mottarone si chiedono se eventi catastrofici pur diversissimi, come la caduta della cabinovia e la pandemia, non abbiano elementi comuni, utili anche per prevenirli. Senza disconoscere il ruolo delle motivazioni individuali – ad iniziare dall’avidità – i due autori si concentrano sulla difficoltà ad agire razionalmente di fronte a eventi potenzialmente catastrofici (anche per se stessi) ma con piccolissima probabilità di verificarsi e ne traggono implicazioni per le disuguaglianze e il disegno delle istituzioni.
Rino Falcone, Elisa Colì, Marco Marini, Alessandro Sapienza, Cristiano Castelfranchi e Fabio Paglieri illustrano i risultati di una loro indagine sulla fiducia degli italiani nella vaccinazione contro il SARS-COV2, condotta intervistando, tra il 26 marzo e il 7 aprile 2021, 4096 persone. Gli obiettivi principali erano verificare: i) se esiste e in che forma "scetticismo" (o esitazione) vaccinale, ii) come è percepito il rapporto tra istituzioni pubbliche e case farmaceutiche, iii) quanto queste ultime sono considerate affidabili e iv) quale valore, individuale o sociale, è attribuito alla vaccinazione.
Rino Falcone, Elisa Colì, Marco Marini, Alessandro Sapienza, Cristiano Castelfranchi e Fabio Paglieri illustrano i risultati di una loro indagine sulla fiducia degli italiani nella vaccinazione contro il SARS-COV2, condotta intervistando, tra il 26 marzo e il 7 aprile 2021, 4096 persone. Gli obiettivi principali erano verificare: i) se esiste e in che forma "scetticismo" (o esitazione) vaccinale, ii) come è percepito il rapporto tra istituzioni pubbliche e case farmaceutiche, iii) quanto queste ultime sono considerate affidabili e iv) quale valore, individuale o sociale, è attribuito alla vaccinazione.
Giuseppe De Arcangelis e Maurizio Franzini proseguono la loro riflessione sulla distribuzione dei vaccini a livello mondiale sostenendo, innanzitutto, che vi sono ragioni economiche e sanitarie che rendono conveniente anche per i paesi avanzati favorire l’accesso dei paesi più poveri ai vaccini. Quindi si soffermano sul problema decisivo della capacità di produrre vaccini a livello mondiale e di come esso avrebbe potuto essere affrontato. Infine, elencano una serie di azioni che potrebbero essere adottate per facilitare l’accesso ai vaccini da parte dei paesi più poveri.
Giuseppe De Arcangelis e Maurizio Franzini proseguono la loro riflessione sulla distribuzione dei vaccini a livello mondiale sostenendo, innanzitutto, che vi sono ragioni economiche e sanitarie che rendono conveniente anche per i paesi avanzati favorire l’accesso dei paesi più poveri ai vaccini. Quindi si soffermano sul problema decisivo della capacità di produrre vaccini a livello mondiale e di come esso avrebbe potuto essere affrontato. Infine, elencano una serie di azioni che potrebbero essere adottate per facilitare l’accesso ai vaccini da parte dei paesi più poveri.
Giuseppe De Arcangelis e Maurizio Franzini intervengono, con un articolo diviso in due parti, sulla delicata e cruciale questione della distribuzione dei vaccini a livello mondiale e del rischio che i paesi più poveri, in particolare africani, ne ricevano dosi così limitate da configurare una ‘catastrofe morale’. Gli autori, in questa prima parte del loro contributo, esaminano l’influenza del reddito pro-capite sulla distribuzione dei vaccini tra paesi e illustrano gli insuccessi di iniziative cooperative e multilaterali a vantaggio di logiche competitive e strategie geopolitiche.
Giuseppe De Arcangelis e Maurizio Franzini intervengono, con un articolo diviso in due parti, sulla delicata e cruciale questione della distribuzione dei vaccini a livello mondiale e del rischio che i paesi più poveri, in particolare africani, ne ricevano dosi così limitate da configurare una ‘catastrofe morale’. Gli autori, in questa prima parte del loro contributo, esaminano l’influenza del reddito pro-capite sulla distribuzione dei vaccini tra paesi e illustrano gli insuccessi di iniziative cooperative e multilaterali a vantaggio di logiche competitive e strategie geopolitiche.
Ugo Pagano osserva che i monopoli intellettuali privati possono essere incompatibili con i segreti militari degli Stati. Infatti, il monopolio intellettuale richiede che una innovazione sia resa pubblica, in contrasto con la segretezza militare mentre la sicurezza nazionale può richiedere di violare i diritti di proprietà intellettuale. L’analisi delle loro interconnessioni è, però, essenziale per comprendere il sistema nato con la globalizzazione degli anni 90 nonché la sua recente crisi e le crescenti tensioni internazionali.
Ugo Pagano osserva che i monopoli intellettuali privati possono essere incompatibili con i segreti militari degli Stati. Infatti, il monopolio intellettuale richiede che una innovazione sia resa pubblica, in contrasto con la segretezza militare mentre la sicurezza nazionale può richiedere di violare i diritti di proprietà intellettuale. L’analisi delle loro interconnessioni è, però, essenziale per comprendere il sistema nato con la globalizzazione degli anni 90 nonché la sua recente crisi e le crescenti tensioni internazionali.
Pompeo Della Posta sostiene che i dati e l’evidenza scientifica non confermano che la Cina abbia vaccinato “poco e male”; neanche il basso tasso di vaccinazione degli anziani sembra dirimente, vista l’inefficacia contro la variante omicron dei vaccini (a virus inattivato o a mRNA) usati finora ed evidenziata in letteratura. Inoltre, secondo Della Posta, il minore tasso di letalità della variante omicron e la possibilità di usare trattamenti retrovirali efficaci dovrebbero permettere di contenere il numero dei morti dopo la riapertura.
Pompeo Della Posta sostiene che i dati e l’evidenza scientifica non confermano che la Cina abbia vaccinato “poco e male”; neanche il basso tasso di vaccinazione degli anziani sembra dirimente, vista l’inefficacia contro la variante omicron dei vaccini (a virus inattivato o a mRNA) usati finora ed evidenziata in letteratura. Inoltre, secondo Della Posta, il minore tasso di letalità della variante omicron e la possibilità di usare trattamenti retrovirali efficaci dovrebbero permettere di contenere il numero dei morti dopo la riapertura.
Andrea Boitani partendo dalla considerazione che l’inflazione è oggi alimentata soprattutto dall’aumento del prezzo dell’energia ed ha significativi impatti di carattere distributivo e sulla strategia di riduzione delle emissioni inquinanti, argomenta come, per ridurre questi impatti e limitare i costi sociali della disinflazione, la politica monetaria deve essere affiancata da una politica comune europea per gli acquisti di gas nonché da strumenti regolatori e di command and control.
Andrea Boitani partendo dalla considerazione che l’inflazione è oggi alimentata soprattutto dall’aumento del prezzo dell’energia ed ha significativi impatti di carattere distributivo e sulla strategia di riduzione delle emissioni inquinanti, argomenta come, per ridurre questi impatti e limitare i costi sociali della disinflazione, la politica monetaria deve essere affiancata da una politica comune europea per gli acquisti di gas nonché da strumenti regolatori e di command and control.
Giuseppe De Arcangelis, ricordando che nella Conferenza Ministeriale dello scorso giugno l’Organizzazione Mondiale del Commercio ha parzialmente liberalizzato la produzione di vaccini nei paesi meno ricchi, osserva che l’adesione delle case farmaceutiche al Medicine Patent Pool sembra permettere la produzione dei medicinali anti-COVID nei paesi a basso e medio reddito ma sostiene che la lotta a questa e ad altre epidemie nei paesi meno ricchi si vince garantendo il buon funzionamento dell’intero processo di immunizzazione o di cura.
Giuseppe De Arcangelis, ricordando che nella Conferenza Ministeriale dello scorso giugno l’Organizzazione Mondiale del Commercio ha parzialmente liberalizzato la produzione di vaccini nei paesi meno ricchi, osserva che l’adesione delle case farmaceutiche al Medicine Patent Pool sembra permettere la produzione dei medicinali anti-COVID nei paesi a basso e medio reddito ma sostiene che la lotta a questa e ad altre epidemie nei paesi meno ricchi si vince garantendo il buon funzionamento dell’intero processo di immunizzazione o di cura.
Lisa Magnani si occupa del capitale normalmente chiamato immateriale o intangibile, che sta assumendo un’importanza sempre maggiore nei sistemi economici contemporanei. Dopo aver ricordato le difficoltà che sorgono a definire con precisione il capitale immateriale e la varietà di forme che esso può assumere, Magnani richiama le principali conoscenze di cui disponiamo sugli effetti che questo capitale ha sulla produttività, sui profitti, sul finanziamento degli investimenti e sulle disuguaglianze nonché i suoi rapporti con le dinamiche della concorrenza nei mercati.
Lisa Magnani si occupa del capitale normalmente chiamato immateriale o intangibile, che sta assumendo un’importanza sempre maggiore nei sistemi economici contemporanei. Dopo aver ricordato le difficoltà che sorgono a definire con precisione il capitale immateriale e la varietà di forme che esso può assumere, Magnani richiama le principali conoscenze di cui disponiamo sugli effetti che questo capitale ha sulla produttività, sui profitti, sul finanziamento degli investimenti e sulle disuguaglianze nonché i suoi rapporti con le dinamiche della concorrenza nei mercati.
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